Riciclaggio Urbano o Greenwashing

Quando i cestini per il riciclo diventano dei vasi di fiori.

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Progettato da Julien Bergignat, il “Braun Envi” è una pattumiera urbana per spazi pubblici che promuove il compostaggio da rifiuti biodegradabili.

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Le persone possono finalmente lasciare i loro rifiuti biodegradabili senza che vadano sprecati in discariche o inceneritori. Dotato di sostanze bio-reattive e grazie ad un processo di fotocatalizzazione converte i rifiuti organici in compost e può quindi venir usato per fertilizzare i terreni.

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Sul sito della Braun però non si trova traccia di questo prodotto,  ne della sua applicazione in contesti urbani, viene quindi naturale sospettare che sia l’ennesima forma di pubblicità occulta e del solito green washing utile solo a confondere e a depistare i buoni propositi dei cittadini attenti.

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In realtà accade che quando si vede un oggetto del genere si pensi subito che tutto sia risolto, e anche esteticamente “molto bene”, belle foto ritraggono giardini puliti e persone felici serene ed educate, ecco questo é il paradiso, un paradiso intelligente e senza rifiuti che sembra subito li pronto e a portata di mano,  ma così non é,  la realtà é proprio un’altra.

La via dei “rifiuti zero” si sa per certo,  parte prima di  tutto dalla volontà indomita e consapevole di ogni singolo cittadino ben educato, e si scopre che anche negli stati uniti ed in particolare a San Francisco, città emblema per il riciclo dei suoi rifiuti oggi al 80%  (a Torino siamo appena al 40%)  per incrementare il recupero devono ancora fare degli sforzi importanti. La città di San Francisco,  ha infatti un portale dedicato sempre aggiornato di notizie e di informazioni sull’andamento del riciclo in città. Vengono fatte conferenze costanti, pubblicato un vero e proprio  magazine cittadino sui rifiuti, si svolgono continui test con la popolazione, insomma,  di rifiuti si parla e si agisce. Nelle città ideali, scopriamo infatti che le politiche del riciclo sono una vera e proprio forma di cultura e di linguaggio, che mantengono un dialogo continuo tra i cittadini e le istituzioni, si stimola l’interesse e la responsabilità di tutti e si sperimentano sempre nuove soluzioni che possano migliorare il recupero e il riciclo, si confrontano i risultati, si analizzano gli errori, si parla di costi e di risparmi,  si fanno i conti, ma sono proprio i cittadini i veri protagonisti per la riuscita di questo che dovrebbe essere un “semplice” obiettivo, e senza i quali tutto diventa vano.

 

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