Una legge da far accapponare la pelle

La legge é del 6 Maggio 2013, intanto é importante che vi scaricate subito la proposta sul vostro computer e la leggete con molta attenzione, perché comprendere il linguaggio di questi signori é fondamentale, le fonti devono essere sempre verificate, analizzate e studiate con attenzione per poter venir discusse e di conseguenza fermate.

Proposta di
REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
relativo alla produzione e alla messa a disposizione sul mercato di materiale riproduttivo vegetale (testo unico sul materiale riproduttivo vegetale)

scarica il testo completo

Poi potete firmare subito la petizione che é appena partita

DIRITTO A COLTIVARE IL PROPRIO CIBO

Adesso proviamo ad analizzare insieme il testo, di questo ennesimo tentativo di mercificare tutto, persino i semi dei pomodori che coltiviamo nel nostro orto… :(

leggiamo subito sotto al titolo: (Testo rilevante ai fini del SEE)
ma…
cos’é il SEE?
Il SEE é lo Spazio Economico Europeo (SEE) nacque il 1º gennaio 1994 in seguito ad un accordo (firmato il 2 maggio 1992) tra l’AELS e l’UE con lo scopo di permettere ai paesi AELS di partecipare al MEC senza dover essere membri dell’Unione.
cos’é AELS?
L’Associazione europea di libero scambio (AELS, in Italia viene utilizzato l’acronimo EFTA dall’inglese European Free Trade Association), fu fondata il 3 maggio 1960 come alternativa per gli stati europei che non volevano, o non potevano ancora, entrare nella Comunità Economica Europea, ora Unione Europea; la sua sede è a Ginevra e ha uffici a Bruxelles e nel Lussemburgo.
cos’é il MEC?
Il Mercato Europeo Comune (MEC) è il precursore dell’Unione europea.
Creato a Roma il 25 marzo 1957.
Previsto dai Trattati di Roma – entrati in vigore il 1º gennaio 1958 – ha conosciuto un periodo transitorio di dodici anni, conclusosi il 31 dicembre 1969. Il mercato comune europeo era l’area dei paesi della comunità europea su cui si realizza la libera circolazione di merci, servizi, persone e capitali.
Dopo il fallimento di progetti di integrazione di più ampio respiro (come la CED), si scelse di continuare, in ottica funzionalista, a procedere con l’integrazione nel settore economico, meno soggetto alle resistenze dei governi nazionali. L’istituzione della CEE e del conseguente mercato unico si orientano in questo senso.
Il mercato comune si basa su quattro libertà (art. 3):

  • libera circolazione delle persone
  • libera circolazione dei servizi
  • libera circolazione delle merci
  • libera circolazione dei capitali

Esso ha creato uno spazio economico unificato, con condizioni di libera concorrenza tra le imprese e permettendo di ravvicinare le condizioni di scambio dei prodotti e dei servizi.
Nonostante l’eliminazione delle barriere tariffarie, avvenute in Europa già negli anni ’60, negli anni ’80 la circolazione delle merci ha continuato ad essere rallentata e ostacolata dalla presenza di barriere e vincoli di tipo non tariffario. Con il termine “costo della non Europa” ci si riferiva alla perdita di benessere sociale determinata dalla mancata eliminazione di tali vincoli. La presenza di barriere non tariffarie era legata alla persistenza, nei diversi Stati membri, di norme tecniche diverse, alla presenza di normative differenziate che riguardavano i trasporti e le regolamentazioni dei mercati di capitali, alla scarsa trasparenza delle procedure per gli appalti pubblici, che segmentavano la domanda gestita dagli Stati su base nazionale, e da altri ostacoli di carattere amministrativo e doganale.

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…  arrivati solo fino a qui a leggere e già ci gira già la testa, e siamo solo alla prima frasetta tra parentesi della prima pagina…  leggiamo frasi di libertà di qui e di là, trattati, barriere, vincoli, ma quello che invece sappiamo di certo e che tutte le nazioni e tutti i suoi popoli all’interno di questa europa sono sempre meno liberi di decidere cosa é bene per loro stessi e decisamente sempre più poveri
Però iniziamo almeno a capire che questo progetto parte da molto, molto  lontano nel tempo, niente meno che dal 1957 e che sono passati ben 56 anni da quando qualcuno ha immaginato un europa unita e democratica, esattamente dopo 11 anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Sicuramente gli ambiziosi inventori dell’Unione Europea di quel tempo, non  avrebbero mai immaginato che oggi la situazione sarebbe stata decisamente molto diversa, e se apparentemente non ci sono più guerre tra stati e in ogni nazione abbiamo una specie di democrazia al governo, la sensazione di tutti noi cittadini e che ci controllino letteralmente persino nel piatto di casa nostra, e che non possiamo più nemmeno disporre delle verdure che coltiviamo e adesso persino dei semi che fino a ieri liberamente scambiavamo in una passione naturale che chiunque abbia a che fare con piantine e fiori sperimenta…

Ora però torniamo a questa legge gravissima che va controtendenza al nostro sentire e al nostro agire più profondo, contro ogni buon senso e contro ogni istinto sano di sopravvivenza della nostra specie.

In breve cosa si dice in questa legge?

In breve dice che é illegale “coltivare, riprodurre o commerciare” i semi di ortaggi che non sono stati prima “analizzati, approvati e accettati” da questa burocrazia europea denominata “Agenzia delle Varietà Vegetali europee”.

La legge si chiama “Plant Reproductive Material Law” e vuole gestire la regolamentazione di piante e semi.

Se andrete sul sito troverete un bel benvenuto ipocrita come non mai che fa ben capire di che pasta sia questa ennesima violenza verso il pianeta terra e verso i suoi poveri abitanti.

Benvenuti sul sito web dell’Ufficio comunitario delle varietà vegetali. L’Ufficio è un’agenzia dell’Unione europea che gestisce un sistema di privative per ritrovati vegetali con effetto nei 27 Stati membri.

Santo cielo!!!
ma cos’é una PRIVATIVA PER RITROVATI VEGETALI?

La privativa è una disposizione che dà dei privilegi a determinati produttori o artefici in cambio della loro opera. Le leggi privative erano particolarmente frequenti durante il medioevo in paesi come l’Italia, ma esistono privative tuttora, soprattutto nel campo del diritto industriale (associate spesso ai monopoli).
In epoca moderna la privativa diviene sinonimo di diritto al monopolio (spesso attraverso lo sfruttamento di una proprietà intellettuale quale ad esempio un marchio o un brevetto).

e cosa sarebbero i RITROVATI VEGETALI?

Qui si apre un mondo davvero complesso, davvero difficile da riassumere…
in breve é che noi specie umana, riconosciamo le altre specie viventi solo quando le scopriamo e quindi le studiamo e le nominiamo, le classifichiamo, le suddividiamo per classi, ordini, famiglie, tribù…

Per approfondire dovete leggere la definizione di Tassonomia dove scoprirete che quella biologica nacque proprio qui in europa in pieno medioevo, dove si formarono le prime università e si decise che ogni specie doveva essere denominata, possedere un unico nome ed essere descritta in forma univoca. Con la dominazione militare e culturale europea,  questo sistema é stato esteso a tutto il resto del mondo.

Non deprimiamoci però, e andiamo avanti, in italia ci sono tante belle persone, una rete attiva e propositiva che vuole  difendere e coltivare la biodiversità.

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